L'uomo promozione, Desiderio Garufo in giro per l'Italia ha vinto numerosi campionato di Serie C e l'ultimo a Reggio Calabria con la maglia della Reggina. Ai microfoni di TuttoCalcioCalabria è tornato a parlare l'ex terzino amaranto a meno di dieci giorni dalla risoluzione del contratto. "Non mi aspettavo - esordisce l'ex Reggina e Catanzaro - di affrontare questa situazione, le dinamiche sono cambiate e uno deve accettare anche questo dopo anni di carriera vincente. E' una situazione nuova, mi alleno con la testa bassa e aspetto la chiamata giusta".

Come mai pensi di essere rimasto ancora fermo?
"In un primo momento, per come sono andate le trattative, il problema principale poteva essere l'ingaggio poi nel finale di mercato erano cambiate le dinamiche e poi per un motivo e per un altro le situazioni non si sono concretizzate. Anche tanti giocatori importanti a Bari e Terni sono rimasti fuori rosa, ho scelto la risoluzione del contratto per magari trovare squadra nel mese successivo alla fine del mercato".

A Reggio sei arrivato in sordina e poi sei stato uno dei protagonisti della promozione, che ricordo ti porti?
"Di Reggio Calabria mi porto solo ricordi bellissimi, ho avuto soltanto delle gioie. L'esclusione l'anno dopo dalla lista è stata causa dell'intervento, ho ritardato a rientrare e la società ha fatto le sue valutazioni e sono andato a Catanzaro. Dopo la vittoria del campionato avevo offerte importanti da Palermo e Alessandria ma le avevo rifiutate in accordo con la società perché dovevo rientrare nella rosa per la Serie B. Poi le cose sono cambiate, non porto rancore ma il calcio è questo".

Tanti campionati vinti in giro per l'Italia, quello con la Reggina che sapore ha avuto?
"E' stato il campionato più bello per tanti motivi, è stato vinto in una piazza che aveva voglia di tornare in Serie B e non era facile e scontanto. Poi perché abbiamo vissuto un anno particolare subito dopo, l'inizio della pandemia e l'unica pecca è stata l'interruzione proprio sul più bello e mi rimanere il rammarico di non aver potuto festeggiare allo stadio".

Sei rimasto svincolato come del resto anche Toscano, un tecnico vincente per la categoria.
"Ci sentiamo spesso con il mister, ci troviamo a parlare anche di questo. E' un allenatore importante per la categoria, appena salterà la prima panchina importante della C sarà uno dei primi tecnici ad essere chiamato. E' stato sfortunato a Reggio nel primo anno di B, il mister ha bisogno di calciatori funzionali al suo gioco e la squadra è stata troppo stravolta. Con qualche accortezza, com'era nei programmi all'inizio, avremmo fatto un campionato importante in Serie C. Erano andati via giocatori importanti che aveva fatto da collante nel gruppo come Corazza, Reginaldo, Sounas e Bertoncini per esempio. Con qualche colpo per reparto saremmo arrivati in alto anche in B. Il direttore poi è stato bravo a sistemare la squadra in corsa a gennaio sfiorando i playoff".

Da Reggio Calabria a Catanzaro lo scorso anno, che esperienza è stata?
"E' stata difficile all'inizio, in due giorni ho dovuto lasciare Reggio e mentalmente è stato complicato. Nella seconda parte di stagione invece mi ha visto protagonista con la squadra di una grande cavalcata arrivando secondi. Nei ventotto giorni, tra Covid e pausa, non siamo arrivati in una condizione ottimale per affrontare i playoff. Purtroppo poi al primo turno siamo usciti con l'Albinoleffe, è finita male ma non bisogna dimenticare che siamo arrivati secondi. Quest'anno il Catanzaro ha una squadra competitiva per lottare per la vittoria del campionato".

Cosa ti aspetti dal futuro?
"Mi aspetto di trovare una piazza che punti su di me, sarà a me dimostrare ogni anno di essere un giocatore importante per la categoria. Non pretendo niente, cercherò di farmi trovare pronto".

Sezione: Interviste / Data: Gio 09 settembre 2021 alle 18:30 / Fonte: Antonino Sergi
Autore: Redazione TCC
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