Incredibile ma vero. E' successo a Reggio Calabria, l'idolatria e la prostrazione verso un signore arrivato dalla Capitale senza alcun legame con la piazza e con un curriculum che fin da subito aveva, almeno a tanti, prospettato la fine arrivata nella giornata di ieri. La peggior gestione di sempre, una promozione e due salvezze non possono lavare l'immagine di un presidente che ha fatto ciò che ha fatto come asserito dalla Procura oltre ad aver scritto anche alcune pagine ridicole della centenaria storia amaranto.

La maglietta con il Catanzaro. Uno dei peggiori biglietti da visita al primo anno in amaranto, una magra figura storica per la piazza di Reggio Calabria a dispetto di un presidente come Floriano Noto che investe nella nostra terra e anche nella città dello Stretto. 

Gli insulti ai giornalisti. Improperi, mazzate in fronte e tanto altro in una conferenza stampa tragicomica a cui tanti media non hanno dato nemmeno risalto anzi hanno giustificato il comportamento di un presidente a cui venivano consegnati anche i bambini in braccio a mo di figura sacra.

La comunicazione. Se la Reggina non navigava in acque tranquille, i media ufficiali hanno gettato benzina sul fuoco. Gettare fango sugli ex tesserati, sui colleghi giornalisti e sui tifosi. Nessuno può dimenticare l'attacco ai tifosi da parte della TV ufficiale dopo che i primi si erano permessi di criticare il grande capo a cui prostrarsi ogni giorno.

I debiti. Una montagna di debiti, ha preso una società quasi sana in Serie C anzi con cospicui crediti in Lega da riscuotere e la lascia con una massa debitoria che può minare il futuro della storica maglia amaranto.

Solo qualche punto di questi tre anni e mezzo per Luca Gallo da presidente della Reggina, il peggior presidente della storia ma incredibilmente il più amato di tutti.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 06 maggio 2022 alle 14:00
Autore: Redazione TCC
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