Ai nostri microfoni, Sandro Porchia, collaboratore tecnico del Padova ed ex centrocampista di Crotone e Cosenza, il quale analizza il momento delle due formazioni calabresi e non solo. Il dirigente del club biancoscudato, fa anche un'attenta analisi sulla vicenda Rimini, altra sua ex squadra, che saluta per la terza volta in quindici anni il calcio professionistico. Tanta carne sul fuoco in questa intervista a Sandro Porchia, uno che conosce il calcio a 360 gradi, essendo stato prima un calciatore di elevato spessore e oggi un dirigente che sta contribuendo positivamente alla causa del suo Padova.

Salve Sandro, cosa a manca al Crotone di oggi per ripercorre la stessa strada del Crotone di Gasperini, nel quale lei ha giocato?

"Non esageriamo, dopo che sono andato via il Crotone ha giocato diversi anni in serie B ed è pure riuscito a salire in serie A, ho fatto parte di una squadra fortissima ma c'è chi ha fatto persino meglio di noi (ride, ndr). La certezza del Crotone è la società: la famiglia Vrenna ha dimostrato negli anni che si può fare calcio ad alti livelli con un progetto economicamente sostenibile, viene da qualche annata difficile ma ci sono i presupposti per un rilancio e mi auguro di cuore che ciò accada. A Gasperini devo molto, è stato bravo a creare un grande gruppo di uomini, prima ancora che di giocatori e la vittoria del campionato di serie C è uno dei ricordi più belli della mia carriera".   

Come vede la lotta nel girone C ? 

"Storicamente è il più difficile, quest'anno mi sembra anche quello di livello più elevato. Il Catania non è primo per caso ma non avrà vita facile, e penso che anche il Cosenza potrà dire la sua fino in fondo insieme alle prime 3, anche se a Foggia ha perso una grandissima occasione e mi dispiace moltissimo per Garritano. La Salernitana è in calo, ma non mi aspettavo una sconfitta di quelle proporzioni a Benevento".

Non posso non chiederle una riflessione sulla triste fine del Rimini, una piazza dove lei è stato per anni e che è sparita dal calcio per la terza volta nel giro di 15 anni...

"È una cosa che mi addolora, lì ho vissuto anni stupendi, in una bellissima e con un pubblico stupendo. Ho avuto la fortuna di vivere forse gli anni migliori del Rimini e devo molto anche al patron Bellavista, che era originario della provincia di Forlì ma era innamoratissimo del Rimini. Non posso che augurare tutto il meglio a quella gente e che il calcio possa ripartire presto, e penso pure a tanta gente che ha perso il lavoro: non mi riferisco ai calciatori, visto che sono ancora in tempo per trovare un ingaggio, ma penso alle famiglie di tutti quelli che lavoravano intorno alla squadra, come i fisioterapisti, i magazzinieri o i segretari". 

Secondo lei, come è stato possibile che nel giro di pochi mesi si sia passati dalla vittoria della Coppa Italia di Serie C alla sparizione?

"I segnali c'erano già tutti già dalla fine dello scorso anno, quando la precedente proprietà ha esplicitato le proprie difficoltà ed ha passato la mano, ed è evidente che qualcosa in sede di controlli non ha funzionato: i casi Turris, Taranto e Lucchese dello scorso anno non hanno insegnato nulla. Sarà brutto dirlo, ma sarebbe stato meglio se il Rimini non fosse stato iscritto: adesso ci ritroviamo una città senza calcio almeno fino alla prossima estate, tante persone senza lavoro e pure un campionato che, di fatto, è falsato".

È allo studio l'ipotesi di sostituire la Co.Vi.Soc. con un'Agenzia nominata dal Governo e preposta ai controlli delle squadre professionistiche di calcio e basket. Lei vede con favore una riforma del genere oppure teme che possa essersi l'ingerenza dello Stato e della politica in quelle che comunque sono società private?

"Se una riforma può portare maggiore trasparenza e migliorare il sistema dei controlli, ben venga ! "

Porchia, dopo la vittoria a Pescara il Padova ha messo un discreto margine fra sé e la zona playout. Il vostro andamento è in linea con quello che ci si aspetta da una neopromossa, ma un pensierino a qualcosa di più di una semplice salvezza lo state facendo?

"Siamo molto contenti per il risultato dell'ultima della partita e per il percorso della squadra in questa prima parte di stagione, era importante ritrovare la vittoria e speriamo di tornare al successo anche contro il Cesena, davanti al nostro pubblico. Noi ragioniamo partita per partita ma, come dice lei, siamo una neopromossa ed anche conquistare una salvezza tranquilla sarebbe un obiettivo importante"..

Con il ds Mirabelli e la proprietà avete già individuato, se non i profili, almeno le strategie da seguire per il mercato invernale?

"Abbiamo qualche idea, ma nei prossimi giorni contiamo di fare una riunione anche con Andreoletti per capire come muoverci. In ogni caso, non credo che faremo grandi movimenti ma non per questo non proveremo a cogliere qualche opportunità"..

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 03 dicembre 2025 alle 15:36
Autore: Rocco Calandruccio
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