La decisione societaria in questo avvio di stagione è stata chiara a tutti, migliorare la posizione dello scorso anno e quindi promozione diretta per evitare ancora la lotteria playoff che sono diventati una chimera per il Catanzaro. Una campagna acquisti ancora più corposa e dispendiosa rispetto all'anno scorso, Calabro confermato in panchina ma i problemi non stanno mancando.

Una piazza calda ed esigente, tanti calciatori importanti arrivati in Calabria ma i risultati è chiaro che non possono soddisfare dal direttore al presidente fino ai sostenitori. Contro la Turris ancora una sconfitta, la terza di questo campionato ma che fa allontanare il primo posto mentre Palermo e Avellino che erano partite singhiozzando stanno innestando le marce alte.

IL PARADOSSO - Il grande paradosso di questa squadra è, nonostante l'età anagrafica abbastanza alta e quindi non regge l'alibi della poca esperienza, fatica con chi sta su in classifica. Se devi lottare per il primo posto non puoi fallire gli scontri diretti. Conti alla mano, il Catanzaro ha perso con il Bari, con il Monopoli e con la Turris ed ha pareggiato con il Palermo che in quella sfida sbagliò anche un calcio di rigore.

Un punto con le prime quattro, troppo poco. Anche dal punto di vista tecnico, lo spartito sembra essere sempre quello. Quando viene messo in difficoltà, il Catanzaro sembra non riuscire a reagire come successo a Torre del Greco e spesso i cambi non danno quella scossa che ci si aspetta. C'è da lavorare, anche tanto, sperare di cominciare a fare punti presto e non come lo scorso anno quando la Ternana ormai era irraggiungibile. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 17 novembre 2021 alle 10:45
Autore: Redazione TCC
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